Chissà quante di voi danno per scontato due parti fondamentali dell’allenamento: riscaldamento iniziale e stretching finale.
Che cosa hanno in comune???
Il riscaldamento prepara le articolazioni, i muscoli e l’organismo, alla fase allenante come vedremo ora nello specifico, mentre lo stretching lo riporta alle condizioni originarie. Quando ci alleniamo in palestra capita spesso di vedere alcuni atleti (spesso i più avanzati) che dedicano una decina di minuti prima dell’inizio dell’allenamento al cosiddetto ‘riscaldamento’.
Una pratica che molti principianti considerano uno spreco inutile di energie, o di tempo e che quasi tutti trascurano buttandosi direttamente sui pesi e sulle macchine. Ricorda invece che se vuoi stare bene e allenarti a lungo termine, non devi MAI dimenticarti di farlo. Personalmente, dopo aver brevemente riscaldato le articolazioni, prediligo il riscaldamento specifico ovvero, la ripetizione del gesto che ci si appresta ad eseguire, ma ad una intensità molto ridotta. Aumentando gradualmente l’intensità del lavoro si prepareranno muscoli e tendini, permettendo l’esecuzione dell’esercizio che si eseguirà ad intensità più alta.
Eseguire almeno 10 minuti di stretching a fine allenamento è importantissimo perchè aiuta nel recupero rapido post-fatica, allunga le cosiddette catene muscolari che durante l’allenamento si sono accorciate, evita possibili contratture, crea un corpo più elastico e dunque diminuiscono i rischi di infortuni, e come ultimo, ma non di importanza attraverso la respirazione profonda rilassa la mente!
Lavora duro in silenzio,
lascia che sia il tuo successo a fare rumore!
La tua Vivy